Il 63% dei lombardi ha due dosi di vaccino: tra questi, solo 9 ricoveri e zero decessi

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più di 12 milioni di vaccinazioni
Bertolaso: «Entro fine agosto il 74% della popolazione regionale avrà completato il ciclo». Il 13% è in attesa del richiamo
Dall’inizio della campagna vaccinale la Lombardia ha tagliato il traguardo delle 12 milioni di vaccinazioni totali. Nello specifico, alla data del 29 luglio, sono state somministrate 6.821.712 prime dosi e 5.187.780 richiami. Nel complesso, ha completato il ciclo vaccinale il 63 per cento della popolazione target, mentre un ulteriore 13 per cento di lombardi è in attesa della seconda dose.


«Siamo la prima regione italiana e al quinto posto a livello mondiale se si considera il numero di vaccinazioni ogni 100 abitanti – ha sottolineato il presidente Attilio Fontana – dietro solo a Israele, Danimarca, Regno unito e Belgio. È un risultato che ci riempie d’orgoglio».


Da sinistra: Bertolaso, Pavesi, Moratti, Fontana e Foroni
«Entro la fine di agosto prevediamo di arrivare al traguardo delle 13,4 milioni di somministrazioni totali – aggiunge Bertolaso -. Ciò significa che l’80 per cento della popolazione sarà vaccinata almeno con una dose, mentre il 74 per cento dei lombardi avrà completato il ciclo vaccinale. In attesa del richiamo resterà il 6 per cento dei lombardi». La campagna vaccinale dovrebbe concludersi entro il 12 settembre, in tempo con l’avvio dell’anno scolastico.

Le due dosi di vaccino proteggono dalla variante Delta
Il 62 per cento delle persone contagiate dalla variante Delta, ormai prevalente su scala regionale, è risultato essere non vaccinato, mentre il 29 per cento degli infetti ha ricevuto una sola dose da almeno due settimane.

«Solo l’8 per cento di chi ha completato il ciclo vaccinale è stato contagiato da questa variante – ha evidenziato il coordinatore Bertolaso -. Di questi nessuno ha perso la vita, nessuno è stato ricoverato in terapia intensiva e solo 1 su 10 è stato ricoverato in ospedale; nel complesso si tratta di 9 pazienti. I vaccini sono fondamentali».

La variante Deltà è quella prevalente: come dichiarato dalla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti ad oggi è presente nel 65 per cento dei tamponi positivi genotipizzati. «Non possiamo permetterci comportamenti che portino a nuove misure restrittive – ha aggiunto il governatore Fontana -. Non possiamo permettercelo, anche a livello economico. In questi giorni stiamo cercando quasi “porta a porta” gli over 60 ancora non vaccinati, le fasce più deboli che devono essere protette».

Incidenza dei contagi inferiore alla media nazionale
A infettarsi, a luglio, sono state soprattutto le fasce più giovani della popolazione, che ancora devono completare il ciclo vaccinale. Nonostante l’aumento dei contagi, però, non c’è stato un aumento della pressione esercitata dai malati sulle strutture ospedaliere. «Dai dati che sono stati valutati oggi (venerdì 30 luglio) dalla Cabina di regia dell’Iss – ha spiegato Fontana – la Lombardia continua a restare in zona bianca».

L’incidenza dei contagi negli ultimi sette giorni è pari a 39,4 casi ogni 100 mila abitanti (la media italiana è di 57,7 casi). In area medica resta occupato il 3 per cento dei posti letto, mentre il 2 per cento nelle terapie intensive.

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