Napoli: a Barra, la Festa dei Gigli, vista con gli occhi dei bambini.

Attualità Cultura

Un immagine di festa, si potrebbe dire, inedita, quella raccontata dai bambini di Barra, attraverso i loro disegni e messaggi, lasciati alla dodicesima edizione della mostra dei gigli in miniatura e Fotografia sulla festa dei gigli, terminata il 31 ottobre, dopo tante aperture straordinarie, visto che la sua durata, si limitava a tre settimane da sabato 25 settembre al 10 ottobre.

L’intero evento, è stato organizzato da un gruppo di associazioni attive sul territorio di Barra, ed è stato subito meta di turisti, campani e soprattutto stranieri, coinvolto in un progetto Erasmus, con la Scuola Solimena, poi visitato da tanti personaggi del mondo dello spettacolo, politici ed appassionati della festa dei gigli, addirittura dal presidente nazionale della S.O.M.S, ma torniamo ai bambini, motivo principale, che ha spinto gli organizzatori ad allungare la mostra fino al 31 ottobre.

Tramite, un invito, arrivato, nella segreteria dell’istutito Madre Claudia Russo-Solimena, una classe, ha fatto visita alla mostra, da li, è scattata una sequenziale serie di visite, che ha visto coinvolti, altri istituti scolastici sul territorio della NapoliEst, in alcuni giorni, anche tre visite, richiedendo un maggior impegno da parte degli organizzatori, che hanno adempito senza problemi ad ogni appuntamento con i giovani studenti degli istituti che sono: Madre Claudia Russo-Solimena, Giulio Rodinó, Vittorino Da Feltre, Caruso e Regina Mundi, di San Giorgio a Cremano.

I giovani studenti, hanno prima visitato la mostra, esterrefatti dal enorme bagaglio culturale esposto, e quindi, di ritorno a scuola, hanno svolto dei lavori, tra scrittura e disegno per raccontare la loro emozione di quello che hanno poi vissuto alla visita guidata, ed il risultato è stato straordinario, lasciando docenti ed addetti ai lavori felici, con la consapevolezza che, in un non troppo lontano futuro, si può intraprendere un discorso che lega le scuole agli eventi sul territorio e le sue ricchezze culturali.


Vi scriviamo, alcuni, dei tantissimi messaggi, scritti dai bambini nelle loro letterine:

È stato il mio momento preferito (Francesca Lamagna)

Mi è piaciuto tanto, visitare e conoscere, la storia dei gigli (Roby)

Per me, vedere questa mostra, è stata un emozione bellissima, perché dopo due anni, ho rivisto le figure della festa del mio quartiere (Berruto)

Abbiamo visto tante cose, i gigli, la torre di Pisa, poi ci hanno spiegato che la chiesa aveva più di mille anni, poi la hanno ricostruita, perché era stata abbandonata. Devo dire la verità, è stato molto bello vedere la mostra dei gigli in miniatura (Anthony Campanile)


I tantissimi disegni, hanno messo in mostra un particolare, da non sottovalutare, quello dei ragazzi che hanno concentrato il loro immaginario nel disegnare, inserendo tantissimi colori, mettendo in secondo piano il dettaglio della struttura del giglio, come se loro vorrebbero una festa più colorata, allegra, e meno agonistica, meno cupa e frenetica, un modo di vivere e vedere la festa, differente, da quello che negli ultimi decenni è stato proprosto dagli addetti ai lavori, dando maggior peso alle paranze ed alla ballata domenicale, tralasciando quella che invece, dovrebbe essere una festa per le famiglie, per i bambini, ma con l’immaginazione di questi giovani, un futuro diverso e ben augurante, con la prospettiva di una kermesse tradizionalmente caratteristica, in più sfumature e dettagli.

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