Il Maggio dei monumenti nel nome di Giordano Bruno.

Cultura

Il maggio dei monumenti 2020, avrà come fonte ispiratrice, l’arte della carta pesta nolana, che rappresentera Giordano Bruno, filosofo del 1500.

Sala in fase di sanificazione

Nel Doma, museo della chiesa di San Domenico Maggiore, da lì partirà il maggio dei monumenti, in questo complesso, che è uno dei monumenti più importanti del Centro storico napoletano, hanno lasciato traccia da San Tommaso d’Aquino a Giordano Bruno e Tommaso Campanella, da Tiziano a Michelangelo da Caravaggio, da Raffaello a Giuseppe de Ribera, da Tino di Camaino a Francesco Solimena, da Luca Giordano a Luigi Vanvitelli, Domenico Vaccaro, Cosimo Fanzago, Mattia Preti e una moltitudine di altri artisti noti e meno noti.

Verrà di fatto esposta, un opera in cartapesta, realizzata dal maestro Santaniello da Nola, rappresentante il filosofo Giordano Bruno, a grandezza d’uomo, ma non è la prima volta che Leopoldo Santaniello espone le proprie opere, che sono molto conosciute in varie chiese campane, tra cui il complesso monumentale San Lorenzo Maggiore, dove negli anni, sono innumerevoli o capolavori che vi hanno dimorato.



Opera di Leopoldo Santaniello

«Io ho nome Giordano della famiglia di Bruni, della città de Nola vicina a Napoli dodeci miglia, nato ed allevato in quella città»

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