Safer Internet Day, uso sicuro dei social: per il 40% dei ragazzi l’età giusta per avere un proprio account è 14 anni

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Se venisse introdotto un patentino per l’uso sicuro dei social e della rete, il 55% degli adolescenti sarebbe interessato a prenderlo. Uno su quattro lo renderebbe perfino obbligatorio. Il dato emerge da una ricerca condotta per la Polizia di Stato da Generazioni Connesse: il Safer Internet Center Italiano, coordinato dal ministero dell’Istruzione. La ricerca, condotta in occasione della giornata mondiale per la sicurezza in rete, ha visto coinvolti 2.475 adolescenti delle scuole secondarie.



Per il 40,5% dei ragazzi che hanno risposto al questionario l’età giusta per iniziare ad utilizzare i social network da soli, con un proprio account, dovrebbe essere 14 anni: stessa soglia fissata nelle scorse settimane anche dal del Garante dei minori, infanzia e adolescenza della Regione Puglia, Ludovico Abbaticchio. Il tema era stato affrontato in seguito alla tragedia di Palermo, dove una bimba di 10 anni è morta per una sfida estrema su TikTok.

Il 14,5% degli adolescenti intervistati aspetterebbe anche fino ai 16 anni. Non sono pochi, però, quelli estremamente permissivisti: il 22,5% aprirebbe infatti alle iscrizioni già a partire dagli 11 anni. Molti meno i rigorosi, visto che appena il 4,5% impedirebbe l’accesso autonomo prima dei 18 anni. Il resto del campione si distribuisce su opzioni diverse, con qualcuno che arriva anche a ritenere che non ci sia un’età giusta: il 3,9% di coloro che hanno risposto al questionario.

Nella fascia d’età 14-17 anni, quasi la metà precluderebbe l’accesso ai social ai loro coetanei immediatamente più piccoli. Per il 59% il limite andrebbe messo soprattutto perché i più piccoli spesso non pensano alle conseguenze delle loro azioni, specie in un mondo come quello digitale. Quanto ai consigli suggeriti direttamente dagli utenti alle piattaforme social per controllare l’identità di chi accede: per 1 su 5 basterebbero solo delle raccomandazioni. Per gli altri servirebbero ben altro tipo di verifiche, come il controllo del documento di identità (1 su 3), sistemi di identità digitale certificata (1 su 3) o di intelligenza artificiale per riconoscere l’età dell’utilizzatore (1 su 4), oppure lo stesso patentino (1 su 5).

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