Proposta di pace respinta, Lavrov la definisce “un’illusione”

Cronaca Mondo

Il Cremlino ha respinto la proposta di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo Lavrov la proposta sarebbe “un’illusione”.
Durante gli scorsi giorni si è parlato della proposta di pace tra Russia e Ucraina. Da parte sua, la Russia aveva dichiarato di essere pronta a negoziare le condizioni di pace con l’Ucraina. È questo che asseriva lo zar del Cremlino, Vladimir Putin. Inoltre ha accusato Kiev di non essere disposta a negoziare. Le asserzioni di Putin sorgono in occasione di un’intervista alla televisione di stato Rossiya 1.

Lo zar di Russia ha dichiarato: “Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare”. Le affermazioni di Putin vengono però subito ribattute dal consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Secondo Kiev, “Putin ha bisogno di tornare alla realtà. La Russia ha attaccato da sola l’Ucraina e sta uccidendo i civili. La Russia non vuole negoziati, ma cerca di evitare le sue responsabilità. Questo è ovvio, quindi ci stiamo muovendo verso il Tribunale”. Sono queste le parole di un post su Twitter di Mykhailo Podolyak.

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La critica contro l’occidente
Ancora una volta Vladimir Putin si schiera contro l’occidente: “Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare. Non potremmo che avere una filosofia diversa, un approccio diverso alla vita e alle persone”, dice lo zar.


Secondo quanto appreso recentemente, la Russia non sarebbe disposta a parlare con nessuno della base della “formula di pace” proposta da Vladimir Zelensky. Per la Russia Kiev non è pronta al dialogo. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in occasione di un’intervista a Ria novosti.

“È evidente che Kiev non è pronta al dialogo. Zelensky accarezza l’illusione di ottenere, con l’aiuto dell’Occidente, il ritiro delle nostre truppe dal territorio russo del Donbass, Crimea, Zaporozhzhia e Kherson, il pagamento delle riparazioni da parte della Russia e tribunali internazionali e simili. Naturalmente, non ci sarà nessun colloquio a tali condizioni”, ha dichiarato Lavrov.

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