Nel giorno del Mondiale l’Italia fa una magra figura in Austria: sconfitta per 2-0 e tantissimi errori

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Non il miglior esordio in un Mondiale, soprattutto per i campioni d’Europa, ma ci sono altre due gare per rimediare. Ah no? L’Italia non è al Mondiale? L’Italia non è al Mondiale. E a noi non resta che prenderla con filosofia. E, giusto per rendere tutto ancora più amaro, come dei veri e propri autolesionisti, si è ben pensato di giocare l’amichevole in Austria a qualche ora dalla cerimonia di apertura in Qatar e dal match d’esordio vinto dall’Ecuador. E così, al caldo – climatico e non solo – del Qatar, ha fatto da contraltare il gelo austriaco, anche qui non solo climatico (3 gradi) ma anche sugli spalti, per un match che ha visto due delle più grandi deluse europee non qualificatesi, che solo un anno e mezzo fa si scontravano agli ottavi di finale dell’Europeo.

Il volto del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, inquadrato dalla Rai, è quello di tutti i tifosi italiani questa sera. E non solo per le motivazioni di cui sopra, ma anche per la prestazione e per il risultato degli azzurri. Così come un anno fa, infatti, l’Italia soffre molto contro questa fisica e veloce Austria, ma questa volta non ne esce indenne, anzi tutt’altro, fa una magrissima figura, e perde 2-0. La gara si decide tutta nel primo tempo, con le reti Schlager e Alaba rispettivamente al 6′ e 35′, nate entrambe da due errori: prima sbaglia Verratti, che perde palla in posizione pericolosa e avvia il contropiede avversario; poi l’errore è di Donnarumma, che si fa beffare dalla punizione “parabile” del difensore. Troppi appoggi errati, disattenzioni, scarso pressing e distrazioni difensive, per gli azzurri, con l’Austria che ha avuto la possibilità di dilagare anche nella ripresa (colpito anche un palo). Gli ingressi di Pessina, Zaniolo e Chiesa ravvivano la manovra nel secondo tempo e arrivano anche alcune occasioni, ma non basta. In una serata amara, arriva una prestazione amara e una sconfitta altrettanto amara.

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