Napoli, primo ospedale delle bambole d’Italia, dal 1895.

Cultura

Nel cuore del centro storico di Napoli c’è un luogo magico. Arrivate in via San Biagio dei Librai  entrate nel cortile di un palazzo. State attenti, perchè, è , un po’ nascosto, guardate  sulla sinistra, dopo le scale e lo trovate. È l’ospedale delle bambole.

Un vero e proprio laboratorio, con reparti e lettini e un primario esperto in orecchie staccate e pancini sfilati.

All’ingresso ci sono antiche bambole, cavallucci a dondolo e il banco di lavoro di Tiziana Grassi. In un angolo, seduto comodo comodo su uno sgabello, c’è anche un grande orso bianco: è Nunzio. È appena stato dimesso. La proprietaria di Nunzio, una “bimba” di 17 anni, l’ha portato qualche giorno fa allarmata perché il suo orso aveva uno squarcio nella pancia, forse dopo una lotta furibonda. Tiziana e Alessandra Colonna (con lei in corsia da 20 anni), si sono prese cura di lui, e Nunzio è stato appena dimesso e aspetta di tornare a casa.

L’ospedale è organizzato con veri e propri reparti: oculistica, ortopedia, medicina interna, riabilitazione, terapia intensiva…. C’è un reparto per la donazione degli organi, dove chi vuole può portare pezzi di Barbie o di bambole e c’è uno speciale reparto: trucco e parrucco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *