La storia di Ana Montes, una delle spie più famose della Guerra Fredda

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memorizzava, trascriveva e poi consegnava ad altri agenti cubani che incontrava in ristoranti o bar, o con cui comunicava con messaggi in codice tramite cercapersone e brevi trasmissioni via radio. «Ha compromesso qualsiasi cosa – praticamente tutto – quello che sapevamo di Cuba e come agivamo a Cuba e contro Cuba», ha detto di lei Van Cleave: «In modo che i cubani fossero al corrente di tutto quello che sapevamo di loro e potessero usarlo a loro vantaggio».

Montes fu scoperta quando al dipartimento della Difesa arrivò una soffiata chiede inizio a un’indagine interna. Fu arrestata pochi giorni dopo l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, perché il dipartimento non voleva rischiare di avere al suo interno una possibile spia proprio all’inizio di un piano di guerra contro l’Afghanistan. Quando fu arrestata tutti i suoi familiari, alcuni dei quali dipendenti dell’FBI, condannarono le sue azioni e dissero di essere sempre rimasti all’oscuro di tutto.

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