Il governo canadese ha accettato di risarcire le comunità indigene con quasi 2 miliardi di euro

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suicidio. Alcuni morirono nel tentativo di fuggire. Molti venivano seppelliti in fosse comuni vicino alle scuole, quelle che sono state riscoperte di recente.

Negli ultimi anni le iniziative con le quali il governo canadese ha riconosciuto il genocidio culturale subìto dai popoli indigeni sono state molte. Le prime scuse pubbliche rivolte ai sopravvissuti dei collegi arrivarono nel 2008, quando era primo ministro il conservatore Stephen Harper e venne costituita la Truth and Reconciliation Commission (“Commissione per la verità e la riconciliazione”), che pubblicò un rapporto esteso e dettagliato sulla questione dei collegi. Da allora ci sono diversi risarcimenti: se verrà approvato dal tribunale, quest’ultimo porterà a circa 10 miliardi di dollari canadesi la somma totale fin qui data dal governo alle comunità indigene.

Lo scorso luglio, durante una visita in Canada, Papa Francesco si era scusato a nome della Chiesa cattolica per l’oppressione, le violenze e gli abusi commessi da membri della Chiesa nelle Indian Residential School.

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