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È stato dimesso ed è tuttora in convalescenza Davide Rizzi, 49enne volontario dei Vigilidel fuoco di Erba rimasto coinvolto nella frana a Chiareggio mercoledì 12 agosto.

Frana in Valmalenco, il racconto di Davide Rizzi: “Ho fatto tutto il possibile”
In quell’occasione, il soccorritore, originario di Ponte Lambro ma residente a Rogeno con la moglie e i figli, si trovava in vacanza nella località montana, frazione di Chiesa in Valmalenco, e si è ritrovato bloccato nel traffico mentre rientrava verso casa. La causa era una frana, che ha travolto l’auto in cui hanno perso la vita due coniugi di Comabbio e una bimba di 10 anni, figlia di una coppia di amici che li seguiva con un altro veicolo, e che ha ferito in modo grave il figlio dei varesotti, un bimbo di 5 anni che lotta per la vita all’ospedale di Bergamo. “In quel frangente ho solo fatto il mio dovere – spiega Rizzi – Vista la situazione, mi sono prodigato per cercare di prestare i primi soccorsi alle persone rimaste coinvolte. Non so dire quanto tempo sia durato quell’intervento e tutta la situazione in sé – prosegue – So solo che, come Vigile del fuoco e soccorritore, ho sentito che dovevo fare il mio dovere. Generalmente siamo preparati a situazioni critiche: ma a volte è difficile gestire le situazioni, e purtroppo in quel caso l’epilogo è stato molto triste.


Davide Rizzi, volontario dei Vigili del Fuoco di Erba
In quella fase l’uomo era stato travolto da una seconda ondata della frana che ha gettato nel fiume l’auto delle vittime e ha portato con sé anche il comasco. Lucido, Davide è riuscito a risalire dalla sua famiglia. “Sul luogo dell’incidente, sono stato soccorso in prima battuta da un medico in pensione, il dottor Besuzio, che mi ha accompagnato all’albergo Genziana per la prima assistenza. I soccorsi lo hanno successivamente trasportato in elisoccorso ospedale: aveva un trauma toracico e una grave ferita all’addome. “Sono stato in ospedale fino al 18 agosto, a oggi ho ancora delle ferite profonde che si devono ri-
marginare – racconta Rizzi – In questi giorni, per me è stato davvero toccante ricevere numerosissimi messaggi di vicinanza e sostegno: questo mi ha emozionato molto. Ho fatto tutto quello che mi era possibile, ma avrei voluto fare di più”. Fortunatamente il peggio è passato per il Vigile del fuoco, costretto ora al riposo.

L’impegno del volontario nel mondo del soccorso: un amore lungo trent’anni
In questi giorni, a rendere la convalescenza un po’ meno pesante, ci hanno pensato i tantissimi messaggi di incoraggiamento e pronta guarigione ricevuti da amici, conoscenti del soccorritore. Rizzi è molto noto per il suo impegno nel mondo del soccorso: da sedici anni nei Vigili del fuoco di Erba, è dal 1990 impegnato nel settore. “Prima ero carabiniere ausiliario – spiega – Poi ho prestato servizio al Lariosoccorso fino al 2004, dove ho potuto svolgere tante attività come la raccolta cibo per la Jugoslavia. Da sedici anni sono in servizio ai Vigili del fuoco di Erba. Spero di tornare presto: per me non è facile restare fermo, nell’inattività, e infatti sono già stato “sgridato” per questo”, conclude ironicamente.

A ringraziare ed encomiare Rizzi per il coraggioso intervento è stato anche il responsabile del distaccamento erbese dei vigili del fuoco, Daniele Colombo: “Quello di Davide è stato un bel gesto, di grande coraggio. Siamo contenti sia in fase di guarigione e lo attendiamo nuovamente in servizio.

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