Chiede la convocazione urgente di un tavolo di concertazione con il commissario ad acta per il piano di rientro in sanità, Guido Longo, la commissione prefettizia alla guida dell’Asp, tutti i rappresentanti delle istituzioni interessate, a partire da Regione e Comune, il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Enzo Scalese.
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Richiesta avanzata per risolvere la vertenza del Sant’Anna Hospital. Scalese afferma quindi di essere al fianco dei lavoratori della struttura “continueremo ad essere loro vicini con grande determinazione perché – fatto salvo il doveroso l’espletamento dell’iter giudiziario – parliamo di trecento persone, e delle loro famiglie, che rischiano di rimanere senza lavoro e sostentamento, e di centinaia di pazienti, e delle loro famiglie, ai quali verrebbe negato il diritto alla cura”.
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“Perché il Sant’Anna Hospital di Catanzaro è una clinica cardiologica di eccellenza che offre prestazioni che si integrano con il sistema sanitario pubblico, scongiurando la migrazione sanitaria in un settore che riguarda patologie gravi e delicate – afferma ancora Scalese – e la Calabria non può permettersi il lusso di perdere nemmeno un posto di lavoro e nemmeno un posto letto. Una crisi gestionale, per la cui insorgenza ci sarà modo e tempo di chiarire responsabilità, che non può essere pagata da chi lavora ogni giorno con professionalità e impegno garantendo assistenza di grande qualità nell’interesse unico dei pazienti. La politica e le istituzioni hanno il dovere morale di sedersi attorno ad un tavolo e trovare la migliore delle soluzioni attuabili, senza accampare scuse di ‘incompetenza’ o prendere tempo per capire chissà quale complicato cavillo: non si gioca con la pelle dei pazienti né con quella dei lavoratori”.