Aerei non umani ed esseri biologici recuperati dagli UFO, ecco cosa dicono i militari USA

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Durante l’udienza del Sottocomitato del Governo USA sulla Sicurezza Nazionale, svolto il 26 luglio 2023, sono state ascoltate testimonianze riguardanti i Fenomeni Aerei Non Identificati, comunemente noti come UFO o UAP. Gli intervistati non erano gente qualunque, ma ex piloti e ufficiali militari, che hanno parlato della loro esperienza.

Tra i testimoni, vi erano figure di spicco delle forze armate, come l’ex pilota della Marina Ryan Graves, l’ex ufficiale dell’intelligence dell’Aeronautica David Grusch e il comandante in pensione della Marina David Fravor. Grusch, che ha servito per 14 anni come ufficiale di intelligence nell’Air Force e nell’Agenzia di Intelligence Geospaziale Nazionale, ha testimoniato davanti al sottocomitato per la sicurezza nazionale del Comitato di vigilanza della Camera, insieme a due ex piloti di caccia che hanno avuto esperienze dirette con gli UAP, così come riporta la CBS.

Grusch ha rivelato che durante il suo lavoro di esame dei programmi classificati, è stato informato dell’esistenza di un “programma di recupero e ingegneria inversa di UAP durato decenni”. Quando ha richiesto l’accesso a tali programmi, gli è stato negato, e ha accusato l’esercito di aver distolto fondi per proteggere queste operazioni dal controllo del Congresso. Ha inoltre dichiarato di aver intervistato funzionari che avevano conoscenza diretta di aerei di “origine non umana” e che cosiddetti “biologici” erano stati recuperati da alcune navicelle (la NASA, dal canto suo, ha affermato che non ci sono prove che collegano gli UFO agli alieni).

Nel frattempo, Ryan Graves, un ex pilota della Marina che ha parlato di aver incontrato UAP durante le missioni di addestramento, e David Fravor, che ha avvistato un grande oggetto catturato nel famoso video “Tic Tac” durante un volo al largo della California nel 2004. Tutti e tre i testimoni hanno affermato che i sistemi di segnalazione attuali sono inadeguati per indagare sugli incontri UAP e che esiste ancora uno stigma per i piloti e gli ufficiali che chiedono più trasparenza sulle loro esperienze.

Insomma, senza delle prove certe queste dichiarazioni – sicuramente incredibili – rimangono solo parole, ma ci aspettiamo che prossimamente la questione sarà sempre più chiara. Staremo a vedere. In questo momento, però, non possiamo che non ricordare le parole della Marina degli USA, che ha affermato di avere video che, se dovessero essere rilasciati, danneggerebbero la sicurezza nazionale.

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