Attualità: Cashback sospeso da luglio, stop diventa un caso: cosa dicono i partiti

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La sospensione del meccanismo e le reazioni del mondo politico

Cashback di Stato sospeso dal 1 luglio tra malumori e apprezzamento di maggioranza e opposizione. Da esponenti Pd e M5S che chiedono al governo e al premier Draghi di tornare indietro sui suoi passi, a quelli di Fi e FdI che plaudono all’iniziativa arrivata dopo l’opposizione al cashback dalla sua nascita, ecco cosa dicono i partiti.

“La sospensione del cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione”. Ad affermarlo in una nota è il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli a margine del Consiglio europeo in Lussemburgo.

“La sospensione del meccanismo del cashback è un grave errore. Ha stimolato l’uso dell’app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati. L’incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola. I dati sui consumi avrebbero raggiunto i 14 miliardi entro fine 2022 con 2,5 miliardi di nuove entrate per lo Stato e senza introdurre nessuna nuova tassa. Fino ad oggi, sono 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito con un totale di 784,4 milioni di transazioni e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati. Di fatto, si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando. Questa battaglia, evidentemente, non interessa ad altre forze politiche, abituate a riempirsi la bocca di lotta all’evasione senza mai passare ai fatti. Ci auguriamo che si torni indietro sulla decisione presa in Cabina di Regia”, dichiarano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in Commissione Finanze alla Camera.

“Non condivido la scelta di sospendere il cashback per il prossimo semestre. Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo. Il cashback ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale. Per tutte queste ragioni, è un errore tornare indietro. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi”, fa eco il deputato dem, Michele Bordo, responsabile Pd per la Coesione e il Mezzogiorno.

Plaude invece alla sospensione il centrodestra in Parlamento. “Il cashback sarà ‘sospeso’ dal primo luglio. Fratelli d’Italia è stata l’unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una Nazione normale”, afferma Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.

“Da subito avevamo bollato come inutili il cashback – acquisto con bancomat e carte di credito – e la lotteria degli scontrini, provvedimenti poco virtuosi per i cittadini e molto fruttuosi invece per gli istituti bancari e per quelle società che gestiscono la moneta elettronica. La notizia del Governo che vuole sospendere il cashback dal 30 giugno certifica il fallimento di questo meccanismo voluto dall’ex premier Conte. Il presidente Draghi ha recepito una delle richieste fatte da Giorgia Meloni, adesso auspichiamo che i miliardi risparmiati dallo stop del cashback vengano utilizzati a sostegno delle aziende come avanzato da Fdi”, sottolinea quindi in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

“La sospensione del Cashback nel secondo semestre dell’anno è una decisione di buonsenso che farà risparmiare più di mezzo miliardo alle casse dello Stato, e il nostro auspicio è che si tratti di uno stop definitivo, perché si tratta di una misura demagogica i cui costi hanno ampiamente superato i benefici. E pensare che il governo Conte lo aveva perfino inserito nel Pnrr nonostante la Banca centrale europea, oltre che le associazioni dei commercianti, avesse espresso critiche molto circostanziate a un provvedimento che ha innescato tra l’altro la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale. Col super premio di fine giugno calerà dunque il sipario sul Cashback, ed è il finale che Forza Italia auspicava da tempo”, la nota siglata dalla presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

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